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Telefonia fissa, come scegliere la tariffa migliore - Video Guida

Cosa fare quando la tariffa di telefono e internet diventa troppo alta? Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di SuperMoney, interviene a Class CNBC per spiegare come è possibile tagliare i costi di chiamate e adsl in base al proprio profilo di consumo.

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Andrea Manfredi parla di telefonia fissa a Class Tv - Testo integrale

Ritroviamo Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney, il sito di confronti autorizzato anche dall’Agcom. Buongiorno, Andrea. E proprio a proposito di Agcom oggi arrivano delle novità dall’Autorità delle comunicazioni.
In questi giorni arriva una novità. La novità è che Agcom è stata bacchettata dall’Unione Europea perché in Italia le tariffe della telefonia fissa sono troppo alte. Ora, noi lo sappiamo perché le paghiamo tutti i mesi…

Beh, però non sappiamo per esempio in Germania quanto pagano.
Non sappiamo quanto pagano gli altri, non sappiamo perché. Quindi cosa ha detto l’Unione Europea…

Tra tutti quelli che poteva bacchettare l’Unione Europea, proprio l’Agcom che alla fine fa un buon lavoro?
L’Agcom fa sempre un ottimo lavoro, ma infatti il problema qual è? Il problema è questo: in Italia abbiamo una situazione dove gli operatori di telefonia fissa, una parte degli operatori, si appoggiano ancora alla rete di Telecom Italia e pagano i cosiddetti costi di terminazione. Questi costi di terminazione sono in larga parte determinati dall’Autorità. Ora, cosa ha detto l’Unione Europea? Ha detto che i costi di terminazione degli operatori non Telecom pagano per usare la rete di Telecom sono troppo alti e quindi questo si riflette poi chiaramente con un aggravio dei costi in bolletta. E’ un po’ come dire che c’è poca possibilità di farsi concorrenza. Quindi l’Unione Europea è entrata su questo, ma è un intervento molto importante perché se si diminuiscono i costi di terminazione, diminuiranno anche le bollette di tutti i cittadini.

Eh, beh, allora doveva bacchettare direttamente Telecom, non l’Agcom.
Diciamo che ci sono le giuste procedure per fare le cose. Ora, Agcom ha tre mesi di tempo per presentare un nuovo piano e vedere di sanare questa situazione. In realtà non è stata solo l’Unione Europea ad aver rilevato nell’ultimo periodo questa cosa, tant’è che nel rapporto 2012 di Ofcom, l’analoga di Agcom in Inghilterra, è stato rilevato che la famiglia media italiana, paga due volte e mezzo in più di quanto paga la famiglia media inglese sul telefono fisso. E questo di nuovo è un segnale molto forte di come l’Italia, noi tutti, ci portiamo dietro il fatto che ci sia un incumbent, cioè un grosso operatore monopolista per tanti anni.

Nonostante non ci sia più il regime di monopolio da tantissimi anni
Eh, ma i processi di movimento del mercato sono processi molto lunghi.

Però sono passati almeno 10 anni, più di 10 anni?
Probabilmente 10 anni. Sì, ma è molto cambiato il sistema. Mentre però sulla parte di telefonia mobile è più facile, più rapido cambiare operatore e quindi di fatto oggi Tim non ha più una posizione di leadership incontrastata, Vodafone è cresciuta molto e sono due operatori molto grossi con forza ugualmente importante, la telefonia fissa è un po’ più frizionale, è più difficile cambiare. Tutti sappiamo che a casa cambiamo meno volentieri l’operatore della telefonia fissa, viceversa chi non ha cambiato almeno una volta il gestore del cellulare? Questo l’abbiamo fatto più o meno tutti.

Chi non l’ha fatto ha perso magari anche qualche occasione, come tu ci insegni.
Ha perso qualche occasione.

Dal canto suo Telecom come risponde, con un’offerta?
Telecom ha fatto una cosa molto peculiare, che è stata vissuta male, con aspetti positivi e negativi. Telecom ha detto: dal primo aprile non ci sono più due tariffe, una per chiamare da casa altri telefoni fissi e una per chiamare i telefoni cellulari. Ha detto facciamo una cosa, facciamo una tariffa unica e sia per chiamare un telefono fisso, sia per chiamare un telefono cellulare, si paga sempre lo stesso prezzo. Questo è un cambio epocale e a mio parere è un cambio epocale positivo perché semplifica un meccanismo difficile che ci costringeva a guardare se stavamo chiamando un numero fisso o se stavamo chiamando un numero cellulare ed è difficile porci attenzione perché nella pratica quotidiana tu comunque stai chiamando una persona e non ti chiedi sempre: ma la sto chiamando al cellulare o la sto chiamando a casa? Questa è una semplificazione che si sposa bene con un percorso in atto da tempo. Se ci ricordiamo alcuni anni fa le tariffe di telefonia fissa erano differenziate per operatore del tipo di cellulare chiamato, quindi c’era una tariffa per Tim, una tariffa per Vodafone, una tariffa per Wind.

Beh, questo in un certo senso è rimasto se si chiamano gratis i numeri dello stesso operatore. Qualcosa del genere è rimasto.
Sì, in parte è rimasto, ma è molto semplificato. Allora il processo di semplificazione, in linea generale, è una cosa sicuramente meritoria.

Ma conviene o no?
E questa è la domanda, conviene o no? Dipende, dipende molto.

Perché devo dire che uno potrebbe anche non porci attenzione, dire io chiamo chi voglio dal telefono di casa, tanto la tariffa è unica, però io penso che molta gente invece ci faccia attenzione, ci faccia caso e dal telefono di casa chiami soltanto gli altri fissi.
E infatti la risposta è dipende. Conviene a chi? Sicuramente a Telecom, così smarchiamo il primo punto. Questo conviene a chi fa molte chiamate verso i cellulari, perché se guardiamo i numeri si passa da una situazione in cui oggi si pagano circa 2 centesimi al minuto per le telefonate verso i fissi e circa 10 centesimi al minuto per le chiamate verso i mobili, a una situazione in cui si pagherà 5 centesimi al minuto, quindi a metà, per le chiamate verso i fissi e verso i mobili, più 5 centesimi di scatto alla risposta. Quindi è intuitivo, per chi chiamava di più i cellulari, conviene, per chi chiamava di più i fissi, non conviene. E i rincari possono essere molto significativi.

Beh, ma comunque è una cosa a cui ognuno se vuole aderisce?
Eh no, ora vediamo, questo è il secondo grosso punto. Il primo grosso punto è: tutte le classi un po’ meno avvantaggiate, quelle che dicevamo stanno attente al tipo di chiamate che fanno, subiranno un rincaro in bolletta molto molto forte. E quindi i prossimi mesi la bolletta del bimestre aprile-maggio, guardatela con attenzione perché, se avete subito un rincaro importante, assai probabilmente vi converrà cambiare operatore. E’ il momento di prendere consapevolezza, con questa azione di Telecom, perché per tutta una serie di categorie di persone conviene cambiare operatore di telefonia fissa. E questo è il primo elemento, il secondo elemento è: Telecom ha anche ritoccato il canone, si è aggiunto un euro di canone, quindi da 16,80 circa a 17,40 euro. Di nuovo, il canone in Italia non è solamente quello dato in cambio di un servizio, il canone è Telecom, è quasi una tassa. Perché Telecom giustamente, giustappunto ricordavamo, è il monopolista. Allora, agire sul canone è una cosa un poco fastidiosa, perché di nuovo si vanno a colpire effettivamente le categorie di persone che usano meno il telefono, essendo il canone un costo fisso mensile, e quindi è un po’ un’azione antisociale. E su questo aspetto di antisocialità è stata scatenata la più alta critica perché l’associazione dei consumatori ha detto: uno, è antisociale, così si colpiscono gli anziani, chi usa meno il telefono e chi ha meno soldi, non va bene. Due, Telecom non poteva dare la facoltà, aggiungendo un profilo tariffario in più, invece di dare l’obbligo, dicendo questa è la nuova tariffa e basta? Allora, su questo, cioè sulla obbligatorietà della nuova tariffa, effettivamente Agcom ha aperto un tavolo di consultazione per capire se sia una cosa sostenibile o una cosa non opportuna. Su questo ora l’Agcom seguirà la sua procedura. L’Agcom è molto attenta alle istanze dei consumatori, ha una sezione dedicata alle istanze dei consumatori estremamente efficiente ed estremamente efficace e quindi farà tutte le azioni necessarie accertandosi che effettivamente vengano tutelate le fasce deboli e i consumatori.

Se dovessimo seguire i consigli che ci dai, in tutti gli ambiti, devo dire la verità, dall’elettricità, dal gas, dal telefono cellulare, anche le assicurazioni, eccetera, di cambiare operatore o quantomeno di interessarsi, di cercare un’offerta tagliata maggiormente sulle proprie esigenze, come facciamo a sceglierlo, un nuovo operatore?
Allora, ci sono alcuni elementi. Come sappiamo le tariffe di telefonia fissa, come molte tariffe, sono tariffe molto complesse. Quindi io sempre suggerisco a livello metodologico, poi vediamo invece di contenuto, di affidarsi nel cambio, nell’analisi, a un operatore specializzato. Ci sono diversi attori sul mercato, in particolare su internet, che permettono di fare analisi dei propri consumi, trovando, sulla base di quello che facciamo noi per davvero singole persone, effettivamente l’operatore migliore. SuperMoney è uno di questi operatori, non è l’unico quindi si possono cercare differenti alternative. Nel concreto bisogna porsi alcune domande: la prima domanda è: ma io come uso il telefono? Chi chiamo? Perché, e qua infatti sta l’azione di Telecom, se io chiamo esclusivamente o prevalentemente numeri di telefonia fissa, è meglio che cerchi un’offerta cosiddetta a pacchetto, con un canone mensile un po’ più alto, ma dove posso fare le telefonate verso altri numeri fissi gratis. Questo è possibile ed è la prima grande discriminante. Viceversa se io chiamo molti cellulari, probabilmente mi converrà cercare piani che non danno gratuità verso i numeri fissi, ma semplicemente mi danno o piccoli pacchetti di chiamate verso i cellulari o mi fanno andare avanti a consumo con tariffe convenienti.

A proposito di cellulari, molti stanno proponendo adesso dei pacchetti, delle offerte che abbinano il cellulare al telefono fisso in un certo senso.
Grande attenzione, bisogna fare grande attenzione a questo. Molti operatori stanno spingendo in modo assai aggressivo. Perché? Stanno spingendo in modo molto aggressivo, perché sulla telefonia fissa, sull’adsl oggi non ci sono poi così grossi margini, i grossi margini oggi vengono fatti spesso sulla parte di telefonia mobile e quindi l’integrazione fra i due per gli operatori è molto importante. Allora, il fatto che ci sia un’offerta commerciale anche aggressiva, non è negativo per il consumatore, può essere positivo perché ci si può avvantaggiare di questa offerta. E’ importante non cascare dal pero, come si dice, e dire sì, sì, la prendo perché magari ti dicono: 500 minuti gratis dal tuo cellulare, 1000 sms gratis, uno si fa venire l’acquolina in bocca e accetta la promozione. No, questa è la cosa da non fare. Quello che bisogna fare è essere un po’ lucidi e vedere facendo due conti se ci conviene o no. In particolare andando a guardare anche gli eventuali costi nascosti. Bisogna sempre porsi la domanda: ma cosa mi succede se dopo tre mesi decido di uscire da questo schema, di uscire da questo contratto, in qualche modo rescindere? Lo posso fare o non lo posso fare? Se lo faccio, quanto mi costa? Perché in tanti casi ci chiedono indietro i soldi della promozione usufruita. Quindi ti possono dire, sì puoi uscire quando vuoi, non ti preoccupare, è libero, però leggete bene, perché poi se invece di pagare, ipotizziamo 50 al mese, abbiamo pagato 10 al mese, quei 40 se usciamo prima ce li vengono a chiedere indietro. E possono farlo perché è scritto sul contratto.

E tu l’hai firmato. Ma in linea di massima, Andrea, perché siamo in chiusura, vale la pena, possiamo prendere in considerazione, ci sono dei casi in cui è conveniente abbinare il telefono fisso a quello mobile?
Sì, ci sono dei casi in cui è conveniente.

Per che tipo di profilo per esempio?
In realtà la segmentazione è tipicamente più conveniente se a proportelo è l’operatore di cui sei già cliente. Quindi se sono già cliente di un operatore X per la telefonia fissa e mi propone il telefono cellulare, probabilmente c’è della convenienza e anche viceversa, se sono già cliente dell’operatore Y sul cellulare e mi propone il fisso, probabilmente c’è convenienza. Su che principio? Sul principio che l’operatore vuole gestire integralmente la nostra posizione e quindi pur di gestire integralmente la nostra posizione può essere disposto a farci degli sconti in ingresso molto importanti di cui ci avvantaggiamo.

Grazie ad Andrea Manfredi per quest’analisi, il sito SuperMoney è a vostra disposizione per eventuali approfondimenti o per mettere le proprie caratteristiche e scegliere il profilo più adatto a noi. Grazie Andrea. E’ tutto con la rubrica I nostri soldi.

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