Giovani su internet: è allarme per i furti di dati personali

Furto di dati personali: è allarme per i giovani che navigano su internet.

Giovani su internet: è allarme per i furti di dati personali

Grazie alle tariffe di Tiscali, Fastweb o Infostrada è semplice ed economico avere una connessione ad internet veloce. Tuttavia il web non è sempre un luogo sicuro. Sono in aumento infatti i furti di dati personali causati da internet. A dirlo è la ricerca del Pew Research Center e della Consumer Federation of America. Gli utenti più colpiti sono i giovani con età compresa fra i 18 e i 29 anni, ma anche i più "esperti" non possono stare tranquilli.

Confrontare le offerte di Linkem con quelle di Teletu o di altri operatori può far risparmiare sui costi in bolletta, ma non mette al sicuro da truffe e furti di dati personali. Sono in aumento, infatti, i casi negli Stati Uniti dove a marzo 2014 il 18% dei navigatori adulti ha subito furti, l'11% in più rispetto a luglio 2013. Le informazioni sottratte dagli hacker non sono riferite soltanto a informazioni generali, ma vengono rubati anche dati bancari e numeri di carte di credito.

"L'enorme quantità di dati personali installati su computer, laptop, tablet e smartphone, questi dispositivi sono degli obiettivi privilegiati per i ladri di d'identità - ha dichiarato Susan Grant, Director Consumer Protection della Consumer Federation of America (CFA) - è fondamentale prendere delle banali precauzioni, come ad esempio proteggere gli account personali con password difficili da individuare e non concludere transazioni finanziarie su reti Wi-Fi pubbliche".

Purtroppo gli utenti più colpiti da questo fenomeno sono i giovani: è infatti il 15% delle persone con età compresa fra i 18 e i 29 anni ad aver subito almeno un furto di dati personali. Anche in questo caso il tasso di crescita è impressionante e rispetto a luglio 2013 i casi sono in aumento del 7%. Anche gli over 50 però sono spesso vittima di furti d'identità e il 20% degli intervistati ha affermato di essere stato vittima contro l'11% di luglio 2013.

"I ragazzi passano moltissimo tempo online e non sembrano consapevoli dei rischi che corrono per se stessi e per gli altri - ha detto Susan Grant - il rischio di danni personali enormi arriva dal semplice rischio di un hacker che entra nel tuo profilo di social network, che può postare foto imbarazzanti di chiunque".

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