Telefonia: al via la raccolta firme contro i costi di disattivazione

I consumatori si uniscono per dichiarare guerra ai costi di disattivazione: è partita la raccolta firme nazionale.

Telefonia: al via la raccolta firme contro i costi di disattivazione

L'associazione di consumatori La Casa del Consumatore, insieme al Blog del Consumatore di Tgcom24 hanno lanciato una raccolta firme a livello nazionale per chiedere che la prossima legge sulla concorrenza vieti definitivamente a tutte le società di telefonia di addebitare i famosi costi di disattivazione che costituiscono un vero e proprio ostacolo e deterrente al passaggio da un operatore all'altro.

Fino al 2007 chi voleva cambiare operatore telefonico oppure semplicemente chiudere un contratto di telefonia sia fissa che mobile si vedeva addebitare somme piutto alte a titolo di "penale".
Fortunatamente, la legge Bersani (n. 40 del 2007) ha introdotto il divieto di applicare penali o altre spese che non fossero giustificate da costi effettivi degli operatori.
Ma le società di telefonia non si sono arrese ed hanno iniziato ad applicare i famosi costi di disattivazione: cifre piuttosto alte (anche oltre le centinaia di euro) che non vengono mai giustificate da spese concrete effettivamente sostenute dall'operatore.
La stessa AGCOM, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, si è espressa più volte sulla questione "costi di disattivazione", facendo presente che si tratta di cifre spesso eccessive e sproporzionate rispetto alla spesa che un operatore telefonico può sostenere quando deve chiudere un'utenza telefonica. Ma ancor più ingiustificati sono questi costi quando vengono addebitati ai casi di cambio operatore, dato che le spese sono pressochè nulle.

Insomma, fatta la legge, trovato l'inganno.

Per questo motivo l'associazione La Casa del Consumatore, in collaborazione col Blog del Consumatore, ha deciso di dire "basta" alle finte penali chiamate "costi di disattivazione" che, nella realtà dei fatti, sono addebiti ingiusti e anticoncorrenziali!
È partita, quindi, una raccolta firme a livello nazionale per chiedere l'introduzione per legge di un divieto assoluto per tutti gli operatori della telefonia sia fissa che mobile di addebitare ai propri clienti (quasi "ex") somme varie per la chiusura del contratto telefonico.

Chiunque volesse aderire alla richiesta con la propria firma, può farlo presentandosi presso uno degli sportelli della Casa del Consumatore presenti su tutto il territorio oppure, più semplicemente, compilando un modulo di adesione online che si trova facilmente sia sul sito dell'associazione sia sul Blog del Consumatore di Tgcom24.

In ogni caso, il consiglio per tutti coloro che si vedessero addebitare queste fantomatiche somme a titolo di costi di disattivazione è quello di contestarli con un reclamo scritto da inviare con lettera raccomandata a/r al proprio operatore telefonico, richiedendone lo storno oppure la restituzione, a seconda che la bolletta debba ancora essere saldata oppure sia già stata interamente pagata.

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