Servizi on line: e-commerce debole in Europa. Serve un piano di crescita

Il Rapporto annuale sulla situazione dei servizi on line offerti dalla rete mostra una debolezza dell'e-commerce

Servizi on line: e-commerce debole in Europa. Serve un piano di crescita

Internet può aiutare la crescita economica dell'Europa, ma la domanda di servizi on line non è ancora sufficiente per raggiungere questo obiettivo. Questo è quanto è emerso dalla pagella annuale pubblica dalla Commissione europea sullo stato della connessione internet dei 27 Stati membri.

Da quanto risulta da questo rapporto, anche se il 95% dei cittadini europei ha una connessione internet adsl a banda larga e anche se il modo della rete si è allargato nel 2011, con 15 milioni di persone si sono connesse al web per la prima volta, lo sviluppo delle attività che si possono fare on line sarebbe rallentato dalla mancanza di un'offerta adeguata di collegamenti veloci, di servizi on line, di attività di ricerca e di capacità specifiche da parte degli utenti.

Secondo Neelie Kroes, commissaria Ue per l'agenda digitale: "''Gli europei hanno fame di tecnologie digitali e chiedono una maggiore scelta nel settore online, ma i governi e le industrie non tengono il passo con questa domanda". Questo indebolimento della crescita e dello sviluppo dei servizi internet, secondo la commissaria " stanno danneggiando l'economia europea" perché "sottoinvestendo ci spariamo sui piedi, l'Europa sarà battuta dai concorrenti globali se continueremo a essere compiacenti".

Ciò che preoccupa maggiormente la Commissione europea, inoltre, è il fatto che circa il 50% della forza lavoro europea non ha sufficienti risorse ICT (Information and communication technology) da poter sfruttare a livello lavorativo.

Dallo studio emerge inoltre che ancora una certa debolezza dell'e-commerce: con pochi acquisti vengono effettuati al di fuori dei confini nazionali. Il 58% di chi usa internet fa shopping on line, ma solo il 10% compra da siti di uno Stato membro. In linea con questo atteggiamento, le piccole e medie imprese utilizzano poco internet, limitando così il fatturato in export.

Infine, si nota una diminuzione degli investimenti nella ricerca, mentre le tariffe di roaming sono molto alte e in media sono tre volte in più rispetto a quelle nazionali. Tutti fattori che ledono lo sviluppo di internet del Vecchio continente che dovrebbe cercare, invece, di "svecchiarsi" su questo fronte, per rimanere competitivo a livello globale.

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